Cibo e mal di testa
Il problema del mal di testa è frequente e diversi sono i fattori scatenanti. Una delle tante cause (anche se non la principale) è l’alimentazione che, se tenuta sotto controllo, può ridurre la frequenza degli attacchi. Secondo alcuni studi americani circa il 20 per cento di tutti i mal di testa, cefalee o emicranie, ha a che fare con alimenti o con la combinazione di cibi specifici.
Negli individui predisposti, infatti, alcune sostanze di origine alimentare contribuiscono a scatenare il mal di testa e quindi è importante individuare alcuni cibi che ne rappresentano la causa riducendone il consumo o eliminarli dalla propria tavola.
Solitamente gli alimenti che favoriscono il disturbo contengono delle sostanze particolari come la tirammina, la feniletilamina, l’istamina, dotate di azioni psicoattive e vasocostrittive che si riperquotono anche a livello cerebrale.
I principali cibi sotto accusa sono:
–Formaggi, in modo particolare quelli molto stagionati o fermentati
–Cioccolato, cacao
-Frutta a guscio
–Banane, avocado, fichi, prugne
–Carni stagionate, inscatolate, conservate o trattate (salsicce e salumi)
–Aspartame (un dolcificante)
–Nitriti (conservanti utilizzati soprattutto nei salumi e nelle carni in scatola)
–Solfiti (additivi presenti nei vini)
–Cibi grassi e fritture
–Gelato e yogurt
–Frutti di mare
–Bibite gassate e zuccherate
–Bevande alcoliche, in modo particolare vino rosso e birra
–Glutammato monosodico (un esaltatore di sapidità contenuto soprattutto nei dadi da brodo, nella salsa di soia, in alcuni snack e nei preparati per zuppe)
Le emicranie in genere si verificano dopo aver mangiato un alimento specifico. Un buon metodo per verificare gli effetti negativi di un alimento è quello di rimuovere tutti gli alimenti che contengono ciò che si crede di non tollerare e vedere se i sintomi migliorano nel corso dei giorni successivi. A volte è necessario, a seconda della frequenza dell’emicrania, evitare l’alimento sospetto per alcune settimane al fine di valutarne gli effetti.
Una dieta corretta, effettuata sotto il controllo del medico, può ristabilire l’equilibrio e favorire la guarigione senza usare farmaci.