Il daltonismo, un’anomalia della percezione dei colori, è più diffuso di quanto si pensi. Ne soffre una persona su venti e in diverse forme. I colori, percepiti dalle cellule della retina chiamati coni, risultano alterati quando questi coni sono difettosi. La loro mancata funzionalità causa diversi gradi di daltonismo.

Il daltonismo è un difetto genetico legato al cromosoma X e questo fa si che sia più frequente negli uomini ma è molto raro nelle donne . Viene infatti trasmesso da un gene che si trova sul cromosoma X: se questo è difettoso, nel maschio ( con cromosomi X e Y) comparirà  il disturbo. Nella femmina invece (con due cromosomi X), se il primo è difettoso il secondo potrà sopperire al difetto.

I tipi di daltonismo più diffusi sono quattro: acromatopsia protanopia, deuteranopia e tritanopia.

L’acromatopsia: i soggetti vedono solo in bianco e nero. Si tratta di un deficit di visione di tutti e tre i colori primari: rosso, verde e blu.

La protanopia: i soggetti non riconoscono il  colore rosso, o ne hanno una percezione minima nei casi meno gravi.

La deuteranopia: i soggetti non vedono il colore verde. Ѐ il tipo di daltonismo più diffuso e colpisce il 4-5% degli individui.

La tritanopia: i soggetti non vedono il colore blu, violetto e giallo.

Non tutti riescono a riconoscere di essere daltonici ,in quanto lo sono fin dalla nascita. Spesso a riconoscere per prime il difetto sono le maestre che chiedono ai bambini di usare determinati colori per i loro disegni. Solitamente segue una visita specialistica in cui l’ oculistica da delle indicazioni dopo aver eseguito un esame attraverso dei test di percezione cromatica. Per il momento non esistono delle cure per questo particolare problema, l’unico modo per agevolare i contrasti di colore è l’uso di lenti colorate dotate di filtri speciali.

 

 

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