Si è spesso parlato dell’aiuto che può dare la marijuana medica nel trattamento del glaucoma. Si tratta in realtà di un malinteso e gli olfatmologi sconsigliano un trattamento con questa sostanza.
Il glaucoma è una malattia che danneggia il nervo ottico dell’occhio. Si verifica quando il fluido si accumula nella parte anteriore dell’occhio. Questo liquido in eccesso aumenta la pressione dell’occhio danneggiando il nervo ottico. Quando il glaucoma si sviluppa di solito non si dispone di alcun sintomo precoce e la malattia progredisce lentamente. In questo modo, il glaucoma può rubare la vista in modo molto graduale. Ma la cecità da glaucoma può spesso essere prevenuta con un trattamento precoce.
L’American Academy Ophthalmology spiega le ragioni per cui non è consigliabile affidarsi a una forma di terapia basata sulla marijuana.
I sostenitori della marijuana citano prove che prodotti di canapa possono abbassare la pressione intraoculare (IOP) in persone con glaucoma. Tuttavia, questi prodotti sono meno efficaci dei medicinali prescritti da un medico oculista.
La dose elevata di marijuana, necessaria per produrre un effetto clinicamente rilevante sulla IOP a breve termine, richiede costante inalazione.
Il numero di effetti collaterali significativi generati da uso orale a lungo termine di marijuana, rende questa una pessima scelta nel trattamento del glaucoma, una malattia cronica che richiede un provato ed efficace trattamento.
La marijuana attualmente approvata a livello federale per uso medico è il Marinol, una forma sintetica del componente più attivo della marijuana. Può essere assunto per via orale nella forma della capsula. Ma gli effetti del Marinol sul glaucoma non sono significativi.
Nessuno studio ha dimostrato che la marijuana, o uno qualsiasi dei suoi componenti chimici, può tranquillamente ed efficacemente abbassare la pressione intraoculare meglio della varietà di farmaci attualmente sul mercato.